Il futuro del Salone di Ginevra resterà cristallizzato per un altro anno ancora e riprenderà probabilmente nel 2022. Questo è quanto emerge dalla decisione maturata dal Comitato e dal Consiglio della Fondazione dell’evento, che ha deciso di non organizzare un’edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra (GIMS) nel 2021.
Le conseguenze finanziarie derivate dall’annullamento dell’edizione di quest’anno, per la dilagante diffusione del Covid-19, stanno creando grandi difficoltà obbligando la Fondazione a valutare opportune soluzioni.
Il Comitato e il Consiglio di fondazione hanno deciso di non organizzare un evento nel 2021 per ragioni precise. In primis, gran parte degli espositori ha dichiarato, attraverso un sondaggio, di non voler partecipare ad una nuova edizione programmata nel 2021 e di preferire come data prossima probabile il 2022.
Il settore è in profonda crisi ed è necessario del tempo per recuperare i drammatici effetti della pandemia. Inoltre, l’attuale situazione sanitaria non consente di organizzare un evento che richiama più di 600.000 visitatori e 10.000 giornalisti in totale sicurezza per la prossima primavera.In seguito all’annullamento della kermesse di marzo 2020, la Fondazione ha chiesto al Cantone di Ginevra un sostegno finanziario per coprire le perdite e per preparare una nuova edizione.
All’inizio di giugno, tuttavia il prestito non è stato più accettato nonostante siano stati resi disponibili ben 16,8 milioni di franchi svizzeri dalle autorità competenti del Cantone e dello Stato di Ginevra.
La Fondazione sarebbe stata obbligata a rimborsare 1 milione di franchi svizzeri già nel giugno 2021, prima di aver avuto l’opportunità di generare fondi aggiuntivi, dato che l’edizione 2021 non può essere organizzata.
Come alternativa si è deciso di mettere in vendita il Palexpo SA per garantire l’organizzazione regolare di un nuovo Salone Internazionale dell’Automobile a Ginevra.